mercoledì 29 aprile 2009

IMMIGRAZIONE = +CRIMINALITA': equazione giusta?


Oggi vorrei toccare un tema molto delicato e toccante. Basta un telegiornale per rendersi conto che c'è un emergenza da combattere: la criminalità. Ogni giorno ci bombardano notizie di delitti commessi da immigrati, spesso clandestini, e ognuno di noi si sarà interrogato sui motivi. Premetto però che non bisogna cadere nell'errore di colpevolizzare l'entrata in Europa ,che avendo aperto le frontiere ai paesi membri, ha ovviamente incentivato tale afflusso al quale però,non dovrebbe,in un paese civile come il nostro, essere collegato un aumento della criminalità. Il crimine non ha nazionalità, altrimenti non si spiegherebbero le differenze con Francia, Germania paesi nei quali non accade nulla di quello che i nostri occhi tricolore devono tristemente subire.

Secondo la mia opinione il problema va affrontato da un duplice punto di vista:

1)l'immigrazione clandestina: I miei dubbi riguardano i controlli che l'immigrazione dovrebbe subire ma che evidentemente risultano inidonei. Periodicamente, infatti, i nostri tg riportano news di sbarchi a Lampedusa, ovviamente di clandestini. Controllo e Rispetto delle Regole. Questi sono i pilastri di una sana convivenza. Ma come pretendere troppo dagli altri, quando sono gli stessi cittadini a dare il cattivo esempio!?

2) il secondo profilo riguarda il prototipo di immigrato: Perchè in Italia quasi la totalità degli immigrati delinque?.E' mai possibile che gli "stranieri" siano tutti criminali? Non credo. A tal riguardo mi piace ricordare un episodio che fa onore al primo ministro di ISRAELE il quale si è dimesso, essendo coinvolto in indagini giudiziarie, dichiarando di non volere approfittare dell'influenza politica ai fini del processo ma di dimostrare in giudizio la sua innocenza. Ovviamente ci sorprendiamo di fronte a tali notizie considerando il loro grado di cultura ed evoluzione ma soprattutto avendo come punto di riferimento la nostra realtà politica(ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale). E allora mi domando perché siamo il paese maggiormente colpito da questo afflusso di criminalità europea ed extra europea? forse perché i criminali,i maggiori esperti del diritto penale, sono ben a conoscenza di quanto sia ingolfata la macchina giuridica Italiana, nonostante la miriade di provvedimenti penali in materia quali ad esempio "lo stato di clandestinità" che ora è un' aggravante e quindi una condizione di aumento di pena ma che a fatti compiuti non serve a nulla(infatti le nostre pene di stampo fascista sono molto afflittive), se poi tale pena(enorme) non viene eseguita. Se blocchiamo le braccia alla giustizia(blocco intercettazioni,fondi)e quindi non rendiamo possibile punire chi delinque e poi aumentiamo le pene, il nostro sistema assume, com'è ovvio, agli occhi dei delinquenti l'immagine tipica del "guappo di cartone"!Ai criminali del mondo offriamo un chiaro allarme di impotenza e noi cittadini ne paghiamo le conseguenze con la nostra incolumità, la nostra tranquillità, la nostra vita. Da qui poi nasce la diffidenza nei confronti di chi è diverso, aumentano i pregiudizi per un colore di pelle diverso, mentre tale disprezzo dovrebbe essere rivolto ai nostri connazionali responsabili della nostra incolumità, poichè da noi pagati per avere risposte concrete,contro il crimine in generale(senza nazionalità) e non qualche impronta digitale(magari rumena) in più.

LaVoceDelWeb