lunedì 25 maggio 2009

Lunedì parla Travaglio: Sua Impunità Berlusconi

sabato 23 maggio 2009

Il Garante multa Emilio Fede:Tg 4 non da spazio agli altri partiti.

TROPPO GOVERNO, SPAZIO AI PARTITI MINORI. Il 14 maggio, il Garante delle Comunicazioni aveva chiesto a Rete 4 di far parlare tutti: governo e maggioranza, al solito mattatori del telegiornale di Emilio Fede, ed anche le forze di opposizione. Rete 4 ha ignorato l'ordine e il Garante, ieri, ha deciso per l'emittente Mediaset una multa da 180 mila euro. Dalle parti del Tg4, d'altra parte, si viaggia su percentuali eloquenti: i politici del Pd parlano per un minuto e mezzo ogni 13 minuti del Pdl. Il "solito" Fede, si dirà, il "solito" Tg4. In realtà, il Garante lancia un allarme ben più ampio: tutte le televisioni italiane - a pochi giorni dal voto europeo e amministrativo - risultano sbilanciate. Tutte. E il governo gode di una "sovraesposizione".Fabrizio Morri del Pd ricorda i termini di legge: "In ogni periodo dell'anno, le emittenti sono obbligate all'equilibrio, al pluralismo. Ma queste continue violazioni cadono a ridosso delle elezioni, quando l'obbligo di rispettare la par condicio è totale".L'ex ministro Paolo Gentiloni, per quanto preoccupato dai notiziari della Rai, riaccende il faro su casa Mediaset: "Mercoledì ho presentato un altro esposto al Garante. Rileva che le violazioni sono più gravi nel complesso delle reti di Berlusconi, dove lo spazio agli esponenti Pdl, parlamentari o membri del governo, resta superiore di sei o sette volte allo spazio assegnato al Pd".Pancho Pardi, dell'Italia dei Valori, osserva che 180 mila euro sono "bruscolini" per Silvio Berlusconi, "uno degli uomini più ricchi del pianeta". Dunque - aggiunge Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21 - serve una seconda misura urgente. "Tutte le televisioni devono assegnare spazi e visibilità alle forze politiche trascurate". Non bastano - sottolinea Vincenzo Vita del Pd - le tribune politiche che la Rai trasmette "spesso ad ore improbabili". Grazia Francescato chiarisce gli effetti gravi di questa situazione: "Solo il 10% degli elettori conosce la nostra lista Sinistra e Libertà". Mentre Pignatiello, esponente del Pdci, chiama in causa il Pd: "Quando è stato al governo, non è mai riuscito a risolvere il conflitto d'interessi".A proposito di riparazioni e visibilità, i Radicali riescono a farsi vedere e sentire: è l'effetto dello sciopero della fame e della sete di Marco Pannella. Lunedì Pannella sarà ospite a SkyTg24; martedì all'ultima puntata di Ballarò. Ieri invece Emma Bonino è stata all'"Era Glaciale", mentre domenica andrà a "In mezz'ora" di Lucia Annunziata (partecipazione, comunque, già in programma).Il Garante infine ricorda che nessun mezzo di comunicazione può più diffondere sondaggi elettorali neanche in forma sintetica. Il divieto è scattato alla mezzanotte di ieri.

Fonte: Repubblica.it - http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/politica/politica-televisione/politica-televisione/politica-televisione.html

E pensare che nel 96 Berlusconi parlava di "Regime dell Ulivo" a causa della "illiberale" legge sulla par condicio...
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giovedì 21 maggio 2009

Barzellette.Berlusconi sulla sentenza Mills: "un complotto organizzato in vista delle elezioni europee"

Dice lui: ''E' una sentenza semplicemente scandalosa, contraria alla realtà - tuona - come sono sicuro sarà' accertato in appello per quanto riguarda il signor Mills. Ho annunciato stamattina la mia intenzione di fare un intervento in Parlamento sulla sentenza Mills e, appena avrò tempo, lo faro'. In quella sede dirò finalmente quanto da tempo penso a proposito di certa magistratura'''. Il tiro del premier si sposta subito dopo sulla stampa. Berlusconi e' furibondo verso la cronista dell'Unita' Claudia Fusani che gli chiede se, dopo le motivazioni della sentenza Mills, non sia il caso di farsi processare e quindi di congelare il lodo Alfano. ''Con questi giudici non si puo' fare - esplode - Il processo c'e' ed e' a Mills. Ci sara' un appello, ci sara' un altro giudice ed io sono sereno. Quando il processo riprendera' ci sara' una assoluzione assoluta''. Lo scontro si fa duro, la giornalista insiste: si faccia processare. Berlusconi alza moltissimo la voce: ''Su questa cosa mi infurio. Lo posso giurare sui miei figli. Non perdo tempo a risponderle. Me ne vado o senno' se ne va lei. Questa cosa mi fa infuriare, e' come se mi dicessero che non mi chiamo Silvio Berlusconi''...Ce n'e' ancora per l'opposizione (''Di Pietro mi fa orrore, e' pericoloso per la democrazia'') e per la stampa, con i cronisti stranieri strabiliati. Sulla sentenza Mills ''puntualmente programmata'' a due settimane dal voto europeo, il premier dice di aver visto ''commenti dell'opposizione divisa al proprio interno e annullata nei consensi'' (fonte Ansa)

Ricordiamo noi: Eh no Cavaliere, forse i suoi giornali e le sue TV non hanno mai accennato alla sentenza MILLS(datata 17 Febbraio 2009) ma le ricordo che il web,e anche questo blog(clicca per il post) già allora riportava il video della sentenza con tutto il caso, a differenza dei media tradizionali di cui di certo non sono io il proprietario. Quindi la scusa del complotto elettorale non regge, o meglio regge solo per i disinformati. Di questi giorni sono le motivazioni della sentenza che sono uscite come sempre 90 giorni dopo la sentenza. Nessun complotto, solo ordinaria amministrazione. Il clamore nasce dalla sorpresa di milioni di persone che neanche conoscevano la vicenda, ben nascosta dal basso profilo tenuto dai mass media(il video della sentenza non è stato mai trasmesso). Ma quando sono emerse le motivazioni della condanna a 4 anni e 6 mesi per Mills, gli italiani hanno capito cosa e soprattutto chi era coinvolto in quel caso. Quella sentenza insignificante di febbraio, di cui pochi sapevano, si è riempita di contenuti evidenti. Ecco lo scandalo: L'elefante c'era già prima anche se ben nascosto. Ora che si muove fa scalpore e non è più possibile occultarne la presenza.
Mi permetta, inoltre, il consiglio di lasciare ai giudici della corte di Appello le decisioni sugli eventuali ribaltoni della sentenza. Ma intanto, dato che è così sicuro dell'assoluzione, che ha già pronosticato, perchè non si fa processare come farebbe qualsiasi altro cittadino? Lei sarà innocente fino al terzo grado quindi, seppure un giudice fosse ostinato a punirla(lei stesso dipinge il giudice Gandus suo avversario politico), tutto si risolverebbe in Corte d' Appello o al massimo in terzo grado. Non trova? Inoltre una piena assoluzione non potrebbe che aumentare il suo appeal elettorale. Unica condizione, e forse unico neo, è la necessità di una assoluzione e quindi di innocenza. Faccia bene i suoi conti, sempre che non li abbia già fatti...

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STUDIO APERTO DICHIARA ASSOLTO BERLUSCONI NEL PROCESSO MILLS DIMENTICANDO CHE INVECE NON SI E' MAI FATTO PROCESSARE!










domenica 17 maggio 2009

Barzellette. Berlusconi sulla crisi: "c'é stato un diluvio, ma dopo tutto è tornato come prima, meglio di prima."


Dice lui: Vi è un 'atteggiamento colpevole'' dei media che dipingono la crisi come "irreversibile e catastrofica". Ed un comportamento "assolutamente colpevole" dell'opposizione, anche perché "credo che il momento peggiore della crisi sia superato". Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, da Mosca, sulla crisi economica ha sottolineato come "c'é stato un diluvio, ma dopo tutto è tornato come prima, meglio di prima".(Ansa)

Dicono le statistiche OCSE: SALARI ITALIA A 23/O POSTO, -17% SU MEDIA
Gli italiani incassano ogni anno uno stipendio che è tra i più bassi tra i Paesi Ocse. Con un salario netto di 21.374 dollari, l'Italia si colloca al 23/o posto della classifica dei 30 paesi dell'organizzazione di Parigi. Buste paga più pesanti non solo in Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Francia, ma anche in Grecia e Spagna. E' quanto risulta dal rapporto Ocse sulla tassazione dei salari, aggiornato al 2008 e appena pubblicato.La classifica riguarda il salario netto annuale di un lavoratore senza carichi di famiglia. E' calcolato in dollari a parità di potere d'acquisto. Gli italiani guadagnano mediamente il 17% in meno della media Ocse. Salari italiani penalizzati anche se il raffronto viene fatto con la Ue a 15 (27.793 di media) e con la Ue a 19.(Ansa)

Diciamo Noi: "Verba volant scripta manent."

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Governo col vizio dei pacchetti IN-sicurezza!dal 2006 al 2009 2 riforme inutili.

Ricordate la ninna nanna della mamma da bambini?Le parole che ti rassicuravano quando avevi paura dell'"uomo nero"?Bene.
Oggi la ninna nanna ce la canta il governo: Pronto il suo intervento sulla sicurezza, il reato di clandestinità entra 'finalmente' nel codice penale ed ora tutti possiamo dormire tranquilli perché domani sarà un giorno migliore. Lo dicono loro. Ma ne siamo proprio sicuri? il DDL SICUREZZA è funzionale al problema o serve a compiacere la necessità di quieto vivere?
Per valutare correttamente una riforma bisogna partire dalla premessa cui si fonda: tutelare la sicurezza del cittadino. Ma allora i giudizi(sul reato di clandestinità) non possono che essere negativi così come lo furono precedentemente, nel 2006, sempre per una riforma - sicurezza, altrettanto inutile ma che riporterò in quanto sintomatica delle strategie di governo, sempre molto bravo a ipnotizzare e quietare il nostro animo, ma forse un pò meno a garantire l'efficienza e la certezza del diritto.

2006: Allora la necessità cogente era quella di tutelare i domicili e i locali di lavoro da furti e rapine e fornire uno strumento di reazione ai cittadini.
Quale fu la risposta del governo? aggiunse un comma nuovo alla DIFESA LEGITTIMA(che prevede la possibilità di offendere in proporzione all'offesa ricevuta,in presenza di determinati requisiti)con la legge 59/06:
Fu definita una norma "Far West" perchè forniva due chiavi di lettura, entrambe inidonee allo scopo: una innovativa ma criminogena. Equivaleva ad una "licenza ad uccidere" nel proprio domicilio(la dottrina ironizzò sull'eventualità che se due fidanzati litigassero animosamente a casa di uno dei due,il padrone di casa ben potrebbe sparare al partner qualora questi, se intimato ad andare via, faccia resistenza).
La seconda chiave di lettura serì ad attenuare la riforma, prevedendo una serie di requisiti quali il pericolo attuale all'incolumità ecc per potersi avvalere della difesa legittima nei locali suddetti. In questo caso, nulla quaestio. Solo che parlare di riforma è pretestuoso dal momento che, anche in casa o al negozio, si richiedono gli stessi requisiti della legittima difesa pre-riforma. Emerge dunque tutta la inefficienza del provvedimento che, pur partendo con nobili premesse, ha soltanto anestetizzato il bisogno sociale di interventi su temi che allora erano scottanti.Si è risolto il problema?Assolutamente no.Ma viviamo felici senza pretese.

Ma i vizi, si sa, sono difficili da eliminare ed ecco che anche nel 2009 si ricade nella solita strategia: c'è un'esigenza? "Nessun problema, ci pensa il diritto penale!"Risultato: Hanno introdotto il reato di clandestinità nel codice Rocco per "chi si introduce clandestinamente nel Paese". La sanzione è un'ammenda da 5.000 a 10.000 euro. Sembrerebbe tutto felicemente risolto ma vi sono almeno 3 considerazioni da fare

1. La prima è di natura sanzionatoria: Mi spiegate dove li prende 5.000 euro un clandestino che arriva in Italia disperato e senza un soldo?E se non paga che facciamo, gli pignoriamo il gommone?

2.La seconda è di natura sostanziale: Se il problema è la SICUREZZA, demonizzare i clandestini come fonte di criminalità è sbagliato per due ragioni:
La prima riguarda le statistiche le quali dimostrano che i nostri carceri oltre che pieni, sono popolati per lo più da cittadini comunitari dell'est(rumeni ecc..) quindi il pericolo-sicurezza non viene prevalentemente dagli extra-comunitari. Addurre loro tali responsabilità serve solo ad alimentare la xenofobia.
La seconda è che il problema non è la mancanza di reati o la presenza di pene poco incisive(anzi, essendo di stampo fascista, sono tra le più rigide!), ma la certezza della pena, la lunghezza dei processi che rendono la giustizia italiana una macchina ingolfata. Introdurre nuovi reati senza prima risolvere i problemi alla base non serve a nulla. Se poi aggiungiamo le proposte blocca processi e blocca intercettazioni, invece che aiutare la giustizia le tagliamo le gambe. Abbiamo bisogno di un sistema che garantisca una pena certa al DELINQUENTE. Di qualunque razza e provenienza. Certo, non mi si fraintenda, l'immigrazione clandestina è un fenomeno da combattere ma con i mezzi e gli interventi dovuti, senza imputargli colpe che non ha.

3. La terza è di natura procedimentale: A parte che la norma punisce uno status(clandestino) e non un fatto commesso contraddicendo il principio di diritto penale del fatto, bisogna considerare le conseguenze assurde cui si va in contro: Se un pescatore salva un clandestino che sta annegando e lo porta a riva per le cure questi concorre nel reato di clandestinità per aver aiutato l'ingresso di un immigrato. Il pescatore dovrà lasciarlo annegare?Ma non è omissione di soccorso?Sicuramente ci sarà da ridere nei tribunali.

Come vedete dal 2006 al 2009, dal punto di vista pratico, nulla è cambiato. Dalla norma far west al pacchetto IN-sicurezza l'unico effetto comune è quello di addormentare le coscienze degli italiani e magari conquistare qualche voto in vista delle elezioni. Ma non possiamo essere recidivi. Dobbiamo esigere riforme adeguate. Loro cantano sempre la stessa ninna nanna e noi continuiamo a ad illuderci, anche perchè, incoscienti e inconsapevoli, siamo bombardati dal monopolio informativo di tv e giornali che quotidianamente ci ripropongono l'encomio del governo. E nuje rurmimm...

-SVEGLIA!!-

Per chi volesse approfondire: la legge 59/06(legittima difesa)
I punti salienti del DDL SICUREZZA


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venerdì 15 maggio 2009

CAMPANI: ECCO CHE FINE HA FATTO LA NOSTRA "MONNEZZA"!!

CAMPANI: CREDEVATE CHE LA NOSTRA "MONNEZZA" FOSSE SCOMPARSA? PURTROPPO IL TRUCCO C'E' E SI VEDE!!
ECCO COME SI RISOLVONO I PROBLEMI IN ITALIA.

P.S: POSTATE QUESTO VIDEO SU TUTTI I BLOG, CANALI SU YOUTUBE E INFORMIAMO I CAMPANI ILLUSI!



mercoledì 13 maggio 2009

COSA C'è DIETRO AL "FENOMENO BEPPE GRILLO"?

Chi non conosce Beppe Grillo? Il comico più famoso d'Italia, l'autore del blog più cliccato, l'ideatore del V-day. Insomma, l'emblema di chi dice <<NO>>, di chi si oppone. Ma siamo sicuri che il suo metodo sia efficace alla causa sociale? Io, come cercherò di argomentare, credo di no. Anzi ritengo che, paradossalmente, sortisca l'effetto contrario di quietare le coscienze dei cittadini, soddisfatti e illusi che qualche manifestazione colorita in piazza o qualche parolaccia rivolta ai politici(anche se meritata) basti a cambiare la 'forma mentis' degli italiani.


PERCHÉ'?
Considerate quello che accade ad un comune palloncino: se lo si gonfia troppo questo esplode, ma se, prima che ciò accada, faccio fuoriuscire parte dell'aria questo non scoppierà mai. Se al posto del palloncino sostituiamo la coscienza sociale,o meglio, la repulsione sociale, e al posto delle valvole di sfogo dell'aria sostituiamo Grillo è evidente il processo sociale che abbiamo:
La repulsione verso la politica(odierna) e la società aumenta di anno in anno (come il pallone) proporzionalmente alla voglia di ribellarsi. Sorge così il bisogno imminente di placarla affinché non giunga al limite massimo e non sfoci nella rivolta(lo scoppio del palloncino). Ed è qui che entra in gioco "il fattore Grillo" che personifica tale repulsione(in ciò bisogna dargli merito, perchè non è facile oggi opporsi). Ma il modo in cui lo fa finisce per divenire soltanto la "valvola di sfogo": le urla e gli schiamazzi, le proteste colorite(V day) servono solo a placare la coscienza(sgonfiare il palloncino)quel tanto che basta affinchè il cittadino soddisfatto e illuso di aver partecipato alla causa sociale, può a cuor leggero ritornare alla frustante routine quotidiana senza lamentarsi. Ma concretamente cosa è cambiato?Nulla. Ovviamente sono convinto che Grillo agisca in buona fede e che non sia consapevole di ciò, ma così come devo ammettere la genialità del comico e dell'uomo, devo sottolineare la inefficienza del metodo-riformistico. In fondo già il grande Montanelli riteneva che il problema d'Italia non fosse cambiare le regole bensì cambiare gli italiani. Dunque non sarebbe più efficiente, anche se meno divertente e più faticoso, un lavoro quotidiano che parta dal basso, attraverso un'informazione quotidiana, dalle scuole agli amici del bar, al fine di creare una coscienza sociale nuova, invece che offrirle solo qualche ora di piacevole sfogo per poi ricominciare il solito calvario.

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lunedì 11 maggio 2009

Lunedì parla Travaglio: Analisi delle liste per il parlamento europeo

sabato 9 maggio 2009

Global Press Freedom 2009: Italia come Antigua & Barbuda per LIBERTà DI INFORMAZIONE!!!



L'Italia è stata inserita, dalla rivista di indagine giornalistica FreedomHouse, tra i paesi giudicati con livello di libertà di stampa "Parzialmente Libera". No, non è un deja vu... ci siamo ricaduti!!!e già, è proprio cosi, dopo il 2004 ancora una volta l'Italia ritorna tra i paesi con stampa di fatto non totalmente libera come Tongo, Botsawana, Timor Orientale,Antigua & Barbuda, Repubblica Domenicana, Fiji, Burkina Faso e dietro paesi come Sud Corea, Isole Solomon, Chile, Nauru, Namibia etc., paesi che, con tutto il rispetto, non possiedono neanche un decimo della storia, della cultura e del prestigio che ha sempre distinto l'Italia nel mondo.
Si legge nell'articolo, pubblicato sul sito internet della rivista all'indirizzo http://www.freedomhouse.org/template.cfm?page=70&release=811, che da recenti sondaggi il nostro paese insieme ad altri ha perso di fatto la totale libertà di espressione. Cito testualmente:


"Europa occidentale: La regione continua a vantare il più alto livello nel mondo di paesi con libertà di stampa totale(infatti tra i paesi dell'Europa occidentale solo l'Italia e il Montenegro non fanno parte di questa categoria ndr.). Tuttavia, l'Italia è scivolata nella categoria 'Parzialmente libero' poiché la libertà di parola è limitata dai giudici e da leggi che difendono dalla diffamazione. C'è stato l'aumento di intimidazioni dei giornalisti da parte della criminalità organizzata e di gruppi di estrema destra, e c'è preoccupazione per la concentrazione della proprietà dei media."
E non è tutto, di recente uno dei più famosi giornalisti italiani Marco Travaglio è stato premiato a Berlino come miglior giornalista per la libertà di stampa insieme ad una giornalista russa e ad un giornalista serbo. Questo, pur essendo un premio, ha il gusto della beffa in quanto in un paese "normale" nessun giornalista verrebbe premiato per svolgere semplicemente il proprio lavoro. In Italia invece tutto questo risulta essere qualcosa di straordinario e fuori dagli schemi comuni.
Ovviamente nessun telegiornale e tanto meno giornale ha riportato almeno una di queste due notizie e questo ci fa capire ancora di più quanto sia vero il fatto che nel nostro paese ormai le notizie non vengono raccontate più in base ai fatti ma purtroppo in base alle opinioni. Il problema è che le opinioni espresse dai giornalisti sono nella maggior parte dei casi assimilabili con quelle espresse dal nostro "amato" presidente del consiglio Silvio Berlusconi che come si diceva una volta se la canta e se la suona da solo.
In nessun altro paese al mondo, se non in quelli citati precedentemente tipo Timor Orientale, Antigua & Barbuda, Repubblica Domenicana, è consentito al massimo esponente del governo di controllare direttamente o indirettamente se non totalmente ma almeno al 90% dei canali di comunicazione.
Un esempio banale a conferma di quanto detto è fornito dall'ultima vicenda che vede come protagonisti il premier e la sua signora. Sappiamo tutti quello che è successo, le dichiarazioni di Veronica sulle "veline" che fortunatamente alla fine Berlusconi è stato costretto a non candidare alle europee, le allusioni della first lady sulle sue frequentazioni perlomeno discutibili (ragazze minorenni) del premier e soprattutto la puntata speciale dedicata da Bruno Vespa alla vicenda con l'ospite più atteso, Berlusconi, al quale però non è stata posta alcuna domanda, diciamo cosi, provocatoria o almeno d'inchiesta ma si è trattato su per di più di un monologo del presidente con qualche intervento del sempre "fido" Vespa a sottolineare e appoggiare, qualora ce ne fosse bisogno, la versione del capo del Governo.
Ma la cosa peggiore di tutta questa vicenda è che alla fine della fiera Berlusconi, grazie al suo controllo mediatico, non solo non ha dovuto rendere conto a nessuno della sua presenza equivoca alla festa privata di una 18enne, ma è riuscito pure a speculare sulla vicenda passando per la vittima di questa sorta di complotto, ideato dai giornali di sinistra(1. ma quando mai in Italia c'è stato un giornale di sinistra 2. le prime indiscrezioni sulla vicenda sono partite da "Il Giornale" e da "Libero" entrambe testate diciamo "vicine" al premier) e perpetuato dalla ormai ex moglie.
Il tutto senza che si sia alzato uno straccio di giornalista (tranne i soliti noti, vedi Travaglio e Santoro) a dire "un momento...ma questo ci è o ci fa?!?!?!".
Ma del resto cosa ci si poteva aspettare dall'Italia...ci si sarebbe dovuti stupire se fosse
successo il contrario...d'altronde siamo o non siamo un paese PARZIALMENTE LIBERO!!!

- CiCo87-(Staff)


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venerdì 8 maggio 2009

Lettera a Santoro: tu quoque,fili mi!

Caro Santoro a parlare è uno dei tuoi tanti fan che hanno esultato al tuo rientro sul piccolo schermo, ma che ieri è stato tentato dal cambiare canale più di una volta. Posso capire che "Porta a Porta" abbia offerto al premier un bel palcoscenico per accaparrare qualche altro voto. Ma Annozero e soprattutto Santoro no. Perchè anche tu, che io stimo moltissimo, ti sei fatto trascinare dall'ondata del momento dedicando la puntata di ieri al divorzio più famoso d'Italia(Berlusconi - Veronica)? Forse ,e in questo ti appoggio completamente, ti sei sentito in dovere di replicare al monologo del giorno prima nel salotto di Vespa, dando voce ad altre persone e al altri fatti, per fornire un ulteriore punto di vista. In questo sei unico. Spero che tu non abbia ceduto alle pressioni e al logoramento che devi subire come nell'oramai famosa querelle "vignette Vauro". Si orgoglioso delle prime pagine che "Il Giornale" ti dedica per attaccarti. Questo vuol dire due cose:

1. che i giornalisti di opposizione,che non chinano il capo sono l'anormalità in questo pese;

2. Che tu sei uno di quei pochi superstiti;

Però ieri trattando quell'argomento, pur col tuo solito stile, hai alimentato la pietas degli italiani verso il premier, il quale ha già le sue armi per difendersi, oramai stancati più di lui da questa storia. La cosa peggiore però è stata che da te ,com'è giusto che sia, vi fosse il contraddittorio. E' stato l'assist che l'Avv. Ghedini ha colto per dare della "puritana" alla Bonino. Ma non è stato lui il primo ad aggredire il povero Alexander Stille solo perchè, avendo una sentenza di condanna alle spalle per diffamazione, aveva osato esprimere la sua opinione in merito? Non sapevo che una condanna influisce negativamente anche sulla bontà delle opinioni.Soprattutto poi se a dirlo è un non - puritano.

Spero vivamente,ma ne sono certo, che le prossime puntate torneranno a trattare argomenti maggiormente sentiti da noi, e a lumeggiarne i profili nascosti.

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giovedì 7 maggio 2009

Il silenzio degli innocenti: Da Luttazzi a Veronica,zittiti per le dichiarazioni contro Berlusconi

Oggi dimostrerò quanto sia "LIBERA E DISINTERESSATA" l'informazione italiana paragonando due vicende:
1 Luttazzi-Berlusconi
2 Veronica-Berlusconi(divorzio)
Il parallelo dovuto riguarda il modo in cui i mezzi di comunicazione trattarono nel 2001 Luttazzi e come trattano oggi Berlusconi nonostante le accuse da codice penale della moglie.

IL CASO: 14 marzo 2001. E’ la nona puntata di Satyricon, lo show di Daniele Luttazzi in onda su Raidue in seconda serata. Ascolti invidiabili, di gran lunga superiori alla media di rete e alla rete concorrente principale (Italia1). E’ un talk-show all’americana nel senso più elevato. Si ispira in maniera esplicita ai vari “David Letterman Show”, “Jay Leno Show”, “Conan O’Brien Show”.
La ricetta è semplice: un monologo iniziale fatto di brucianti battute di attualità, con particolare attenzione alla campagna elettorale in corso (su Rutelli: “Se hanno ricavato penicillina dalla muffa, qualcosa da lui ricaveranno“), numerosi sketch irriverenti che sconvolgono e turbano il ben-pensiero del raziocinante reazionario italiano medio, e poi le fatidiche interviste.
Esse coinvolgono artisti, personaggi dello spettacolo, ma anche politici (gli unici a presenziare furono: Piero Fassino, Antonio Di Pietro, Massimo Cacciari e Marco Pannella), intellettuali e pensatori.

Seduto sulla poltroncina di ospite, c’è un giornalista poco conosciuto, discepolo di Montanelli, con il pallino della cronaca giudiziaria: Marco Travaglio. Luttazzi vuole discutere di un libro appena uscito scritto da Travaglio e Elio Veltri (allora membro della commissione antimafia). Il titolo di questo libro è “L’odore dei soldi. Origine e misteri delle fortune di Silvio Berlusconi“. Questo libro cerca di rispondere alla domanda più ovvia e legittima del mondo, che nessun politico ha mai fatto a Berlusconi:
“Cavaliere, dove ha preso i soldi?”

Quello che esce dall’intervista non è affatto rassicurante, specialmente se si pensa che quelle di Travaglio non sono opinioni o teorie complottistiche campate in aria, ma fatti accertati in sede giudiziaria.
Risultato dell’operazione: sospensione del programma, Luttazzi denunciato da Fininvest, Mediaset, Forza Italia e Silvio Berlusconi in persona, per un totale di 41 miliardi di lire.

Da allora,tutti contro Luttazzi, il calunniatore, il diffamatore, chi più ne ha più ne mette. Perchè per le persone comuni non vale la presunzione d'innocenza fino al terzo grado di giudizio, essa vale solo per i politici.
Ma veniamo al dunque: Il processo inizia ma come è ovvio che sia Luttazzi è prosciolto dalle accuse perché i fatti raccontati da Travaglio erano fondati veritieri e interessavano il pubblico(condizioni per non cadere nel reato di diffamazione).
MORALE DELLA FAVOLA:
Luttazzi, per un' accusa infondata, non può più lavorare nelle reti RAI e Mediaset. I giornali dedicano alla vittorie processuale di Daniele solo un piccolo spazio vicino ai necrologi(pagina 26!).
Mentre Berlusconi a Porta a Porta(un'intera puntata dedicata a lui dal titolo:"Adesso parlo io."che novità!?) può, ovviamente senza contraddittorio, parlare del suo divorzio, attaccare i soliti giornali di sinistra, pretendere le scuse dal mondo intero. Come se non bastasse riceve in soccorso l'aiuto di tutti i TG nazionali che omettono di riportare le dichiarazioni di Veronica ,sua ex moglie, che gli rivolge queste accuse:
"Ora sono più tranquilla . Sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi qui. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni...Mi domando in che paese viviamo, come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront. Io ho fatto del mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata. Adesso dico basta"
Se le accuse siano fondate o meno, oggi non possiamo dirlo, così come non si doveva puntare il dito contro Luttazzi, prima del processo, che poi ha vinto. L'informazione dovrebbe quantomeno offrire una duplice prospettiva dei fatti, lasciare a noi il beneficio del dubbio.

Menomale che internet c'èèèè!!!



ECCO LA RISPOSTA DI LUTTAZZI PROSCIOLTO DALLE ACCUSE


NESSUN TG RIPORTA LE DICHIARAZIONI DI VERONICA SUL DIVORZIO:

mercoledì 6 maggio 2009

INVIA IL TUO ARTICOLO,I MIGLIORI SARANNO PUBBLICATI:

Ricordo a tutti che questo è un blog di opinioni LIBERE e come tale TUTTI possono esprimere le loro considerazioni attraverso i commenti o direttamente, inviando la vostra opinione tramite mail(vedi a destra)come ha fatto Marta la quale è premiata oggi con questo post come miglior articolo ricevuto:

Il migliore della settimana:
"La Mia Democrazia"
Marta
"La Democrazia è un'utopia in Italia...a mio avviso l'abbiamo raggiunta nel modo sbagliato!!Immediatamente dopo la seconda guerra mondiale,con la presa di potere del comunismo e la "cacciata del fascismo" per paura di una nuova dittatura ci è stata "schiaffata in mano la democrazia"...DEMOCRAZIA...bella parola...potere del popolo...ma che popolo era l'Italia a quei tempi???Beh era un "popolino"...usciva sconfitta da una guerra devastante,la maggior parte della gente non sapeva nè leggere nè scrivere,era stata fino a quel momento sotto una dittatura...cosa accade ad un popolo abituato ad essere comandato quando gli si da la liberta'??basta guardarsi attorno dopo 5O anni...L'italia aveva bisogno di tempo per CONQUISTARLA quella democrazia tanto agognata!!
...Nel campo dell'etica pubblica e del funzionamento della democrazia, lo sguardo è attratto attualmente, più che dall'inne­gabile successo delle liberaldemocrazie nei confronti dei totali­tarismi succedutisi nel XX secolo, dalle pulsioni di insofferen­za, di disagio, di protesta che affiorano. Si tratta di condizio­ni che il cittadino avverte quasi con naturalezza, poiché le incontra quotidianamente nella esistenza sociale.
Alla politica si chiedono poche e limitate cose: uno Stato legge­ro, un'amministrazione onesta ed efficiente, una fiscalità mode­rata, ecc. Aspirazioni non irragionevoli, che nel contempo testi­moniano di un notevole declino dell'elemento proiettivo e dinami­co della vita civile.
Esistono una serie di critiche e di insoddisfazioni elevate verso la democrazia liberale in nome dello stesso ideale liberal-democratico, dal quale le società reali si sono allontanate più o meno seriamente, per cui esse non risultano in pari con le loro promesse. Viene avvertito uno scarto tra ideale e vita sociopo­litica reale, ed esistono promesse non mantenute della liberalde­mocrazia.
Secondo Norberto Bobbio è possibile raccogliere in sei punti le loro promesse non mantenute. Facendo riferimento alla classificazione di questo autore, è opportuno premettere, come si vedrà meglio poi, che non tutti i singoli punti risultano di uguale persuasività. Ma ecco la sua elaborazione:
1) Le democrazie, nate da una concezione individualistica che nelle sue varianti radicali immaginava società e Stato senza corpi intermedi, vedono oggi l'esteso intervento di grandi gruppi e associazioni;
2) si manifesta una rivincita degli interessi con conseguente passaggio dalla rappresentanza politica, priva di mandato impera­tivo, alla rappresentanza degli interessi, in cui il rappresen­tante opera come delegato o procuratore del delegante, e perciò con un mandato sostanzialmente imperativo. I deputati dei Parla­menti attuali in teoria rappresentano l'intero popolo e sono privi di vincoli di mandato; in pratica spesso rappresentano singoli gruppi, associazioni, lobbies e i loro interessi; e sono vincolati alla disciplina di partito e non di rado alle direttive personali del segretario politico;
3) la persistenza di poteri oligarchici con la scarsa presenza di élites realmente alternative e in concorrenza per ottenere il voto popolare;
4) i limitati spazi sociali in cui vige la regola del voto: ne sono infatti esenti l'impresa economica e il potere burocratico-amministrativo;
5) la persistenza dei poteri invisibili, degli arcana imperii, contro l'ideale democratico della trasparenza del potere;
6) la mancata educazione alla cittadinanza dei cittadini, per cui sono cresciuti i fenomeni di apatia politica e il numero di coloro che vota non in base ad un'opinione politica, ma a corposi interessi particolari...
La mia domanda è una...L'italiano oggi si sente di appartenere ad un popolo?Si sente parte integrante di quel popolo oppure ne prende le distanze ma senza in realta' fare nulla per prendersi cio' che gli spetta??E non lo fa per ignoranza o disinformazione o semplicemente per quel lavarsene le mani,alla Ponzio Pilato che caratterizza l'italiano medio??!!
Il cittadino, il singolo individuo deve riappropriarsi della propria capacità di scelta, di costruzione del proprio futuro e senza mai cadere nell'errore del considerare le proprio azioni come una goccia nel mare. E' vero che un cittadino italiano, rappresenta un solo voto su una media di quaranta milioni di votanti e per tanto il suo apporto può esser considerato ininfluente, ma la visione giusta, è l'esatto contrario, perché l'insieme dei quaranta milioni di voti singolarmente ininfluenti, costituiscono con la loro forza d'aggregazione la base della democrazia.
Pertanto, riappropriamoci dei nostri diritti, esercitiamo nella vita quotidiana scelte "politiche", laddove si intende, non il far valere il proprio pensiero politico, ma l'affermare i nostri diritti, l'opporsi alle ingiustizie, il combattere per i nostri ideali, il cercare le verità andando oltre le verità spacciate per tali.
Il popolo italiano, così come sancito nella costituzione italiana, come unico sovrano a cui i politici da noi eletti devono dare risposte e soluzioni ai problemi reali della nazione.Né centro, né destra, né sinistra, né anarchia, semplicemente persone di qualsiasi orientamento, capaci, oneste, serie, volenterose...un ritorno all'orgoglio d'esser italiani...chissa' se è piu' utopica questo mio desiderio o la nostra "democrazia"..."

lunedì 4 maggio 2009

Lunedì parla Travaglio: 4/05/09 - Autopsia delle notizie

sabato 2 maggio 2009

Miracolo Internet, l'illuminismo che avanza: Berlusconi contestato a Napoli!!

Il Re è caduto. Ovviamente parlo di lui, il re dell'informazione, il proprietario di TV e giornali nonché presidente del consiglio: Mr B.

Qual'è la notiziona che ha giustificato questo post?: Il Premier a Napoli è stato contestato ben due volte!!
Agli amanti del web e dei blog questa notizia non può che risultare scontata, mentre sarà un ingiustificato affronto per gli affezionati al caro tubo catodico che ha fornito loro eroi-divinità inattaccabili(lo stesso Berlusconi,rivolgendosi a Vespa, a porta a porta affermava: "annusi,odoro di santità...".

Cosa significa?
Internet avanza e la TV perde spettatori. E' statisticamente provato che gli italiani passino più tempo su internet che non dinanzi alla TV. Si aprono le porte di un nuovo mondo, completamente diverso, ignoto, senza falsi eroi: REALTÀ'. Crollano i castelli di sabbia costruiti da TV e giornali forse maggiormente funzionali al quieto vivere, ma non al diritto d'informazione. Invece internet è come un raggio di luce che mette in evidenza i difetti di una donna, nascosti dal trucco pesante che non avresti altrimenti notato. E' il nuovo illuminismo che avanza dal basso e apre gli occhi. Queste sono le conseguenze:GUARDA I VIDEO!


BERLUSCONI INVITATO A STARE A CASA DA UN ABRUZZESE:





BERLUSCONI CONTESTATO A NAPOLI(Teatro san Carlo):





LaVoceDelWeb